sabato 6 aprile 2019

      DISTURBI DELLA COMUNICAZIONE (psicologia)

 Tra i disturbi diagnostici con maggiore frequenza nel corso dell'infanzia troviamo due grandi categorie: i disturbi della comunicazione e quelli dell'apprendimento.
Questi disturbi possono essere definiti definitivi quando sono riconducibili a lesioni celebrali, che possono essere dovuti a danni vascolari, tumori o infezioni, esso viene definito funzionale.


  • disturbi centrali, raggruppati sotto il titolo di afasia: tali disturbi manifestano sintomi differenti secondo l'area celebrale compromessa; per esempio se il danno è circoscritto all'emisfero sinistro, deputata al linguaggio, il bambino afasico avrà difficoltà nel combinare le unità linguistiche in sequenze coerenti.
  • disturbi di produzione o emissione: si tratta di patologie che si manifestano attraverso balbuzie, peggiorate molte volte da un fattore emotivo. Accanto alle balbuzie, deve essere ricordata la aplologia, ovvero un'emissione dell'eloquio estremamente veloce.
  • disturbo della fonazione: è un'incapacità di usare i suoni del linguaggio, oppure una forma di mutismo selettivo, in cui il bambino può rifiutarsi di parlare perché avverte l'ambiente che lo circonda come ostile, inatti è determinato da un disagio psicologico.
Quando il disturbo del linguaggio puo' essere fatto risalire a una lesione o una malformazione del cervello, che puo' essere dovuta a danni vascolari, tumori, o infezioni, esso viene definito funzionale.

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